Taiwan e l’appello sul clima alla comunità internazionaleOramai è certo, discutere sul cambiamento climatico non è più un’opzione, ma una necessità che soprattutto negli stati del Medio Oriente e del Centro Asia diviene di prepotente urgenza.

L’Organizzazione meteorologica mondiale ha pubblicato dati che mostrano di come il mese di giugno 2019 sia stato il più caldo della storia, facendo registrare temperature da record sia a Nuova Delhi che al Polo Nord. Sempre dal continente asiatico, anche in tale occasione, la super tecnologica isola di Taiwan chiama alla collaborazione e alla cooperazione l’intera comunità internazionale e il mondo occidentale, chiedendo di superare le obiezioni politiche provenienti da stati quali la Cina.

“Taiwan sta lottando per combattere i cambiamenti climatici e proteggere la Terra, stiamo svolgendo un ruolo indispensabile nel compito vitale di lasciare un ambiente sostenibile alle generazioni future”, ha recentemente dichiarato il ministro per la protezione dell’Ambiente di Taiwan Chang Tzi-chin. A causa dell’attuale situazione politica internazionale, a Taiwan è stata impedita la partecipazione alla Conferenza delle Parti tenutasi ai sensi della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Unfccc).

Ciò nonostante, Taiwan continua a cercare metodologie e progetti per fornire contributi alla comunità internazionale. “Abbiamo approvato la legge sulla riduzione e la gestione dei gas, stabilendo obiettivi a lungo termine per la riduzione di gas che generano l’effetto serra a Taiwan. Abbiamo formulato linee guida nazionali per l’azione sui cambiamenti climatici. Un piano d’azione per la riduzione dei gas. Abbiamo, inoltre, elaborato un Greenhouse Gas Reduction Emission Control Action Plan che copre i settori dell’energia, del manifatturiero, dei trasporti, dello sviluppo residenziale e commerciale, della sostenibilità in ambito agricolo e ambientale. Con una tabella di marcia chiaramente definita per le riduzioni nazionali delle emissioni di carbonio, i punti chiave di questo piano includono la promozione della trasformazione energetica; aiutare i produttori a diventare imprese ecologiche a basse emissioni di carbonio; lo sviluppo del trasporto verde, l’incremento dell’uso di veicoli a basse emissioni di carbonio; il potenziamento degli standard di progettazione a risparmio energetico per l’esterno di nuovi edifici; aiutare gli allevatori a produrre biogas e rafforzare il riciclaggio del metano dalle discariche di rifiuti e dalle acque reflue industriali. L’approvazione di un Greenhouse Gas Control Implementation Plan proposto dai governi locali mostra come Taiwan reagisca collettivamente ai cambiamenti climatici, da un livello centrale a un livello locale”, ha ribadito il ministro Tzi-chin. Pur esclusa dagli organismi di cooperazione internazionale, Taiwan ha riunito le agenzie del governo centrale per formulare un National Climate Change Adaptation Action Plan, costruendo un sistema resiliente che risponda agli otto aspetti del cambiamento climatico: catastrofi, infrastrutture di base, tutela delle risorse idriche, sicurezza nazionale, tutela e valorizzazione delle coste, energia pulita e industria, agricoltura e sanità sostenibile.

Taiwan è un Paese dall’alto sviluppo tecnologico e scientifico, elementi utilissimi per una sana cooperazione con la comunità internazionale anche in ambito scientifico e di ricerca eco sostenibile. Come ribadito dal ministro dell’Ambiente dell’isola: “Saremo lieti di condividere la nostra esperienza in materia di buona governance ambientale, prevenzione delle catastrofi e sistemi di allarme rapido, aggiornamenti per tecnologie ad alta efficienza energetica, innovazione e applicazioni. Ci stiamo adoperando per rendere il mondo un posto migliore e crediamo che Taiwan possa essere un partner prezioso nella risposta globale ai cambiamenti climatici”.

Un appello, al quale si unisce l’Ambasciatore della Repubblica di Taiwan in Italia AndreaSing-Ying Lee, che non può essere ignorato per ragioni di convivenza politica con le istituzioni e i leader della Cina socialista e non democratica. Taiwan guarda al futuro e all’ambiente, così come tenta di agire la Comunità europea. Non collaborare su tali aspetti è semplicemente dannoso per l’interea comunità internazionale.