Taipei Fine Arts Museum Comunicato stampa
Impossible Dreams www.taiwaninveince.org
Evento Collaterale della 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
Coordinatore dei forum internazionali
Patrick Flores
Organizzatore
Taipei Fine Arts Museum, Taiwan www.tfam.museum
Intitolata Impossible Dreams (Sogni Impossibili), la mostra sarà una retrospettiva sui contesti culturali e prospettive
Taiwanesi presentati nel corso della partecipazione a tredici edizioni di questo evento internazionale d’arte– sin dalla prima partecipazione alla Biennale Arte nel 1995 – attraverso un’arte contemporanea variegata, che si confronta con la storia, la società e le questioni urgenti della nostra quotidianità. L’evento prenderà forma in due parti: ‘l’esposizione d’archivio’, a cura del Taipei Fine Arts Museum (TFAM), presenterà gli archivi e riesaminerà i lavori dell’Evento Collaterale del Taiwan dal 1995 al 2019; i ‘forum internazionali’, invece, saranno presidiati dal curatore storico filippino Patrick Flores, nel ruolo di capo coordinatore.
Nonostante le due ambizioni del titolo Impossible Dreams sembrano scostarsi dalla realtà e dal raggiungimento di risultati,
la mostra vuole spogliare queste due parole dei loro preconcetti, riconsiderando il significato di ‘impossibile’ e di ‘sogni’, ampliandone l’interpretazione. Secondo la teorica Drucilla Cornell, che riflette sulla teoria dell’impossibile di Derrida, il tempo o la temporalità “tengono aperti il ‘non ancora’ ma come parte dell’esperienza.” Sulla base di questa proposizione, ‘l’impossibile’ significherebbe ‘non ancora possibile,’ la descrizione di una condizione e di una speranza per un futuro migliore. Per quanto riguarda i ‘sogni’, essi sono veicoli, stazioni e visioni che complicano il tempo e la dimensione; creano occasioni di passaggio dalla realtà alla fantasia, da stati di consapevolezza a sfere dell’inconscio; infine, lasciano libera l’immaginazione. Allo stesso tempo, i sogni realizzano paure, fanno rivivere dolori e ansie, raccontano storie di origini turbolenti. Impossibile Dreams riconosce i vincoli delle crisi prevalenti, ma allo stesso tempo si dedica alla realizzazione di una possibilità, offrendo uno sguardo retrospettivo, e puntando alle prospettive per la presentazione collaterale del Taiwan alla Biennale Arte.
In Impossible Dreams, ‘l’esposizione d’archivio’ e i ‘forum internazionali’ suscitano memorie e innescano conversazioni, creando uno scambio tra discorso e percezione affinché si generino ulteriori dialoghi tramite il loro contenuto. Diventano dunque un’assemblea che affronta la memoria (archivio) e la presenza (evento).
‘L’esposizione d’archivio’ a Venezia creerà uno spazio per riattivare la memoria, in cui saranno proposti temi e concetti legati
al lavoro curatoriale, insieme a fotografie, elementi visivi e design pubblicitario delle passate edizioni della mostra Taiwanese, arricchiti da reperti del retroscena della loro preparazione. Diversi lavori delle edizioni passate della mostra saranno riproposti come archivi dal vivo, fungendo da riferimento tra presente e passato, tra cui: Territory Takeover di Yao Jui-Chung, Shortcut to the Systematic Life di Tsui Kuang-Yu, I Go Travelling V – A Postcard with Scenery di Tang Huang-Chen’s, It’s a Dream di Tsai Ming-Liang, Empire’s Borders I di Chen Chieh-Jen, la serie China Town di Chang Chien-Chi e Jump di Tehching Hsieh.
I ‘forum internazionali’ saranno lanciati come programmi online presentati dal capo coordinatore Patrick Flores, dal curatore
indipendente Manray Hsu e da Wu Mali, professor presso il Graduate Institute of Transdisciplinary Art, National Kaohsiung Normal University, Taiwan, con la partecipazione di esperti e artisti stranieri e locali. I forum offriranno un modo di incentivare la coesistenza tra diversi pensieri, e un distacco dal sapere convenzionale, portando ad un esito aperto, senza vincoli. I quattro forum ripenseranno da vari punti di vista la presentazione collaterale del Taiwan alla Biennale Arte, forgiando dinamici dialoghi con le mostre passate, e rispondendo alle questioni globali attuali più importanti.
“Cosa crea un Padiglione? Il Padiglione cosa crea?” esplora le origini e i cambiamenti dell’evento collaterale del Taiwan a
Venezia, riflettendo sui contesti attraverso una lente storica;
“Il tempo, il corpo, la tecnologia” evidenzia la performance e l’investimento in iniziative corporee della presentazione collaterale del Taiwan, indagando il rapporto tra il corpo, il tempo e la tecnologia;
“Le ecologie della storia” si sofferma sul rapporto intimo tra la natura e la storia, le migrazioni delle specie, persone, spiriti e le cosmologie implicite nei fenomeni sociali;
“Libertà di altri/altre libertà” valuta i disaccordi e la solidarietà di fronte a questioni politiche urgenti che riguardano la libertà, la violenza, la resistenza e così via.
Direttore del TFAM Jun-Jieh Wang afferma: “Il Taiwan ha continuato a comunicare con il mondo dell’arte internazionale con Patrick Flores afferma: “L’interazione tra l’archivio ed il forum invitano ad una riflessione ponderata sui ruoli che l’arte
contemporanea, la pratica curatoriale, e il padiglione nazionale hanno nel mondo dell’arte globale odierna, mentre si intersecano in punti di crisi ed opportunità.”
mostre di vario genere per quasi 30 anni. Questa mostra riesamina il rapporto dinamico tra la nostra presenza collaterale e la Biennale Arte attraverso l’esposizione di archivi e forum internazionali, facendo un ulteriore passo in avanti nell’esplorare concretamente nuove strade per il futuro.”
Sede dell’esposizione
Palazzo delle Prigioni
Castello 4209, San Marco, Venezia
Orario di apertura
23 aprile – 25 settembre 2022, ore 11:00 – 19:00
27 settembre – 27 novembre, 2022, ore 10:00 – 18:00
Lunedì chiusi (tranne lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre,21 novembre)
Vernissage
Dal 20 al 22 aprile 2022, ore 10:00 – 20:00